Francesco Molinari: il nuovo re del golf!
Francesco Molinari è lo sportivo del momento. In questi ultimi mesi il golfista torinese, si è rivelato un vero gigante a livello mondiale.
E’ curioso notare che non si tratta di un giovane campione che sta avendo un exploit improvviso. Francesco Molinari ha 35 anni e ha iniziato a giocare a golf quando ne aveva 8; ha costruito la sua ascesa in modo graduale e scrupoloso, mettendo a segno una svolta decisiva quando nei primi anni 2000 è andato a vivere a Londra. Là ha trovato le condizioni ideali per un golfista professionista ed ha radunato su uno staff che, come vedremo, è stato fondamentale per arrivare alle grandi vittorie di questo straordinario 2018. Ripercorriamole insieme.
UN ANNO D’ORO
A maggio, al Wentworth Club di Virgina Water nel Surrey (UK), Molinari ha vinto il “BMW PGA Championship”. Si tratta di uno dei più prestigiosi tornei europei, il primo torneo della “Rolex series”, un insieme di otto gare che prevedono un montepremi di ben sette milioni di dollari l’una. Al nostro connazionale è andato un premio di 944.000 dollari, oltre alla gloria per esser diventato il golfista italiano più vincente di tutti i tempi.
La settimana dopo, alla 75ma edizione degli Open d’Italia, Francesco Molinari è arrivato secondo, ma ha comunque giocato una gara avvincente che lo proiettato stabilmente nell’élite mondiale del golf.
A luglio è arrivato anche il primo grande successo in un torneo del “PGA Tour”, l’organizzazione americana che cura i principali tour professionistici negli USA. Al torneo di Quicken Loans National, Molinari si è imposto con una gara perfetta, battendo perfino il suo eroe Tiger Woods. Era dal 1947 che un italiano non realizzava un traguardo simile.
L’OLIMPO DEL GOLF
Ma Francesco non si ferma: il giorno 22 dello stesso mese si laurea campione dell’Open Championship in Scozia, uno dei tornei più antichi e prestigiosi del mondo. E il 30 settembre arriva la super consacrazione: la Ryders Cup.
Si tratta di un torneo tra una squadra di golfisti europei e una squadra di golfisti statunitensi che quest’anno si è svolto in Francia, a Guyancourt, vicino Parigi. Il team europeo era guidato dal danese Thomas Bjorn ma è stato Francesco Molinari a fare la differenza, conquistando tutti e 5 i punti potenzialmente disponibili nella competizione.
UN AIUTO DECISIVO: IL MENTAL TRAINING
Una carriera in ascesa, quella del nostro Francesco, frutto di una continua volontà di migliorare che lo ha portato a scegliere un team di tecnici assolutamente straordinari.
Tra questi citiamo i due coach Denis Pugh e Phil Kenyon e il preparatore mentale Dave Alred.
Quest’ultimo è un esperto in psicologia dello sport e della performance, molto famoso nel Regno Unito per essere stato il mental trainer di numerosi campioni tra i quali Jonny Wilkinson, il numero 10 più devastante della storia del rugby.
SUPERARE UNA BARRIERA PSICOLOGICA
Dave Alred ha portato un contributo fondamentale alla costruzione del successo di Francesco Molinari. Infatti il golf è uno sport determinato al 90% da abilità mentali: quindi il mental training e la capacità di creare svolte a livello psicologico diventano elementi indispensabili per una preparazione ottimale.
Ma ascoltiamo le parole del nostro campione: “A fine 2015 cercavo un coach che mi aiutasse a livello mentale. Un aiuto pratico, non una cosa da lettino da psicanalista. Con Alred mi trovo bene: lui ti porta fuori dalla zona di comfort, ricrea in allenamento la tensione della gara, dà importanza a ogni singolo tipo di colpo. Dopo aver vinto il primo torneo della stagione, a fine maggio, è cambiato tutto:quel giorno ho superato una barriera psicologica importante, vincere mi ha dato fiducia!” (Francesco Molinari).
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Molinari
https://sport.sky.it/altri-sport/golf/2018/09/30/ryder-cup-2018-risultati-live-terza-giornata.html
https://www.ilpost.it/2018/10/01/francesco-molinari-ryder-cup/
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