“Errare è umano ma perseverare…” – La reazione all’errore nella Canoa Slalom
COSA FA UN ATLETA DOPO AVER COMMESSO UN ERRORE?
A tutti gli atleti, durante una prestazione, può capitare di commettere un errore, di non essere in grado di gestire al meglio la reazione mentale e di entrare “nel pallone”, arrivando anche a compromettere l’intera performance.
Come atleta della canoa sono sempre stata incuriosita dagli aspetti psicologici nello sport e così ho scelto questo tema come argomento della mia tesi di laurea magistrale. Ho svolto quindi uno studio sul campo, immerso nel vivo dell’agonismo della canoa slalom, con l’obiettivo di indagare la reazione all’errore in compiti che prevedono diverse prove.
Nella mia ricerca ho esaminato un campione di atleti professionisti, analizzando l’accuratezza della prestazione dopo un errore (in questo caso nel passaggio da una porta del percorso slalom). In altre parole mi sono chiesta: cosa fa un’atleta dopo aver sbagliato?
UNA SOLUZIONE A PORTATA DI… MENTE!
In sintesi, il mio studio ha messo in luce 2 risultati principali:
- commettere un errore non porta a un incremento dell’attenzione per evitare altri errori ma al contrario favorisce l’insorgere di una sorta di “crisi” che rende più probabile il commetterne di nuovi. Si tratta di una rilevazione molto curiosa, tenendo presente che di solito i feedback immediati sulla qualità della propria performance sono uno degli ingredienti fondamentali delle prestazioni eccellenti.
- per migliorare le prestazioni degli atleti sono fondamentali i metodi di mental training.
In particolare si sono rivelate particolarmente efficaci queste tecniche:
- gli esercizi per lo sviluppo di un’attenzione costante per tutta la prestazione,
- il goal setting con obiettivi “S.M.A.R.T.”
- la gestione dei feedback da parte degli allenatori, sia in allenamento che in gara, quindi lo sviluppo di abilità di comunicazione e ascolto tra coach e atleta.
Dottoressa Stefania Cicali – Psicologa
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