“Nostro figlio vuole smettere di giocare, come possiamo consigliarlo?”
Ciao, siamo i genitori di un ragazzo di 17 anni che gioca a calcio. Dopo aver giocato per quasi 10 anni l’ultimo anno ha militato nella juniores di una squadra della nostra zona. A inizio anno ha subito un infortunio alla caviglia che gli ha fatto saltare tutta la preparazione atletica. Al suo ritorno in campo e durante il resto della stagione ha sofferto di numerosi problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento e, soprattutto, il divertimento. Quest’estate è stato contattato da una squadra, ma lui non sembra molto invogliato a voler continuare a giocare. Noi vorremmo che continuasse perché crediamo che gli faccia molto bene e non vorremmo che avesse rimpianti per aver smesso in seguito a un momento un po’ negativo. Come potremmo consigliarlo?
Buongiorno, grazie per averci scritto.
17 anni è un’età molto delicata, vostro figlio è un adolescente e quasi un adulto ormai.
Ha dedicato gran parte della sua vita al gioco del calcio che sicuramente gli ha dato molte soddisfazioni e che a un certo punto, in seguito all’infortunio appunto, ha fatto traballare tutte le sue certezze.
Per ogni atleta un infortunio è un momento difficile perché comporta di doversi confrontare con un corpo che non può rispondere più come prima e che per tornare alle prestazioni precedenti l’infortunio ha bisogno di duro lavoro, riabilitazione e tanta forza di volontà per poter affrontare il recupero.
Probabilmente nel periodo in cui vostro figlio è stato fermo lui ha indirizzato le sue energie verso altre attività tipiche della sua età che lo hanno in qualche modo consolato e aiutato a superare il momento e che lo hanno anche protetto dal sentimento di frustrazione che avrà provato. Quindi per certi versi è normale che abbia perso un po’ di motivazione nel riprendere a praticare il suo sport che gli richiede molto tempo ed energie per ricominciare.
Il consiglio che possiamo darvi è quello di stare vicini a vostro figlio; cercate di parlare con lui per ascoltare quali potrebbero essere le sue preoccupazioni, quale il suo stato d’animo, le sue intenzioni rispetto al futuro e non giudicatelo se eventualmente dovesse esternare di non voler continuare a giocare.
Provate insieme a scrivere una lista di pro e contro del praticare lo sport del calcio a certi livelli, dove da una parte potete chiedergli di inserire le sensazioni belle che questo gli suscita quando gioca, e dall’altra i motivi per cui non dovrebbe continuare a praticarlo. Questa attività ovviamente dovrebbe essere fatta come un gioco in un momento leggero di riunione familiare dove il ragazzo non debba sentirsi incalzato a rispondere.
Se non dovesse funzionare potete proporgli di parlare con un esperto di psicologia dello sport prima di prendere una decisione così da potersi liberare di paure e dubbi che lo attanagliano e di cui è difficile parlare con i genitori.
Lascia un commento