212018Set
Il Mental Training applicato all’infortunio

Il Mental Training applicato all’infortunio

IL MENTAL TRAINING

Cosa è? A cosa serve?

Ogni sport è caratterizzato dalla realizzazione di obiettivi precisi, quindi ogni sport implica sempre un certo lavoro mentale: apprendimento di sequenze motorie, attenzione prolungata sui compiti, regolazione delle energie, gestione dello stress, ecc.

Da molti anni la psicologia applicata allo sport mette a punto tecniche di #mentaltraining, cioè quel tipo di allenamento che ha l’obiettivo di ottimizzare l’uso delle facoltà mentali nello sport, per aiutare gli atleti a rendere al meglio da tutti i punti di vista.


INFORTUNIO E MENTAL TRAINING

Quando interviene il mental training?

Spesso la pratica sportiva espone gli atleti al pericolo di infortuni. I rischi di incidenti possono essere di natura “#sport specifica” (ruoli pericolosi, condizioni di gioco, ecc), o biologica (ad esempio una struttura fisica predisponente) o anche di natura psicosociale (come la propensione al rischio).

In generale la #psicologia gioca un ruolo importantissimo sia nella prevenzione che nella riabilitazione da infortunio.

Prevenzione

Per quanto riguarda la prevenzione il mental training interviene aiutando l’atleta a dominare l’ansia e controllare l’attenzione, in modo da ridurre la possibilità di farsi male durante la pratica sportiva.

Nel periodo #post #infortunio, invece la psicologia dello sport aiuta gli atleti in un duplice modo.

Periodo post infortunio

Anzitutto allo sportivo vengono offerte strategie per ridurre l’impatto psicologico dell’incidente, accettare i cambiamenti che esso comporta e predisporsi a un eventuale ritorno all’attività sportiva.

In secondo luogo la psicologia dello sport aiuta l’atleta durante il percorso #riabilitativo, stabilendo programmi di #goal setting adeguati e progressivi, supportando una mentalità positiva, facendo in modo che la riabilitazione sia vissuta come un’occasione di autoconoscenza e di crescita.

Dopo la riabilitazione

Infine il mental training ha un ruolo notevole anche dopo la riabilitazione, per #prevenire nuovi incidenti: infatti l’atleta spesso deve ricalibrare tutta la sua mentalità e la sua sensibilità sui nuovi standard, determinati dalle nuove condizioni fisiche imposte dall’infortunio. Esistono quindi tecniche di mental training per scegliere obiettivi adeguati, superare la paura e l’ansia conseguenti al trauma, ascoltare correttamente i messaggi del corpo e mantenere lucidità.

Tutti questi percorsi hanno in comune lo sviluppo di nuove strategie mentali e la sensibilizzazione dell’atleta a certe meccaniche psicologiche, solitamente vissute in modo inconsapevole. Tutto questo in piena coerenza a una delle principali finalità del mental training: fare in modo che l’atleta viva lo sport nel modo più educativo e costruttivo possibile.



Lascia un commento

La tua mail non sarà pubblicata. Compilare i seguenti campi obbligatori: *


+ 4 = 5